Controllo ai raggi X: rapido e sicuro
La saldatura è un procedimento attraverso il quale si consegue l’unione di due parti solide, ottenendo così un corpo unico. L’operazione si concretizza attraverso la fusione degli estremi dei singoli componenti, con o senza l’aggiunta di ulteriore materiale.
Si tratta di una manovra delicata e, per tale motivo, presenta potenziali margini di errore e difetti, come le porosità, le cricche, gli strappi o le imperfezioni geometriche; ovviamente, il primo punto debole è quello in cui è avvenuta l’unione delle parti, che risulta pertanto essere la zona da collaudare con più attenzione.
Pertanto, è necessario riservare particolare cautela al controllo qualità, prima, durante e post saldatura, per garantire alti standard di sicurezza e scongiurare pericolose rotture.
Dove la metallurgia incontra la tecnologia oggi
Nello specifico, fra le varie opzioni a disposizione per una verifica post saldatura, di fondamentale importanza, viene annoverata la tecnica tramite il controllo radiografico digitale, detta RT. Si tratta di una metodologia di ultima generazione (in sostituzione di quella a radiografia analogica, ancora in utilizzo ma decisamente più obsoleta). Tale tecnica rientra nella classificazione di controllo non distruttivo (detto CND), ovvero che non danneggia né modifica le strutture sottoposte a verifica.
L’esame RT consente di ottenere immediatamente (stiamo infatti parlando di attese di visualizzazione di qualche secondo) una radiografia digitale della saldatura ad altissima risoluzione. Il raggiungimento di un tale livello di qualità delle immagini è possibili grazie all’utilizzo di speciali sensori, che operano in ingrandimento e a un sistema di hardware e software che rileva il segnale, traducendolo in immagine su di un monitor.
Questa tecnica è molto apprezzata, perché consente di rivelare tutte le tipologie di eventuali imperfezioni, ma solo alla condizione che la radiografia venga eseguita in ottemperanza di norme ben specifiche (come, per esempio, la posizione del fascio rispetto all’area da esaminare). I parametri da osservare nell’esecuzione di una radiografia sono chiamati Indicatori della Qualità e in Italia, tali regole, vengono raggruppate in una normativa definita UNI.
Attraverso l’esame radiografico, non solo si possono individuare eventuali imperfezioni nella saldatura, ma anche classificarne la purezza in corrispondenza a classi di qualità, anch’esse dettate dalla normativa UNI EN ISO 383
Standard di servizio e di qualità, vediamoli insieme
La normativa UNI EN ISO 3834 definisce i criteri di qualità a cui attenersi per quanto riguarda le saldature dei materiali, da rispettare sia per chi le realizza, sia per chi le controlla in un secondo momento. Tale regolamentazione concerne tutte le attività relative alla saldatura, a prescindere dal prodotto finale che si voglia ottenere e dal settore di produzione in cui ci troviamo. In sostanza, bisogna conseguire una certificazione attestante che la saldatura realizzata sia a norma.
Seguendo le regole imposte da tale regolamentazione, il controllo mediante radiografia è applicabile solamente ai casi in cui i materiali in questione siano geometrie semplici e con determinati limiti di spessore, ovvero massimo 180 mm.
L’opzione di impiegare la tecnica radiografica, rispetto alle altre di controllo non distruttivo, offre 4 vantaggi competitivi:
- Consente di farvi ricorso in qualunque fase del ciclo produttivo
- Assicura un elevato livello qualitativo
- Risulta più economica
- Produce una prova scritta di eventuali difetti
6 pillole di curiosità: lo sapevi che?
Nel 1895 il fisico Wilhelm Conrad Röntgen scoprì i raggi X e le loro proprietà (dandone però notizia solamente nel gennaio del 1896), introducendo così il concetto di radiografia.
Da dove nasce il nome raggi X? Röntgen conseguì tali risultati in modo totalmente casuale e trovatosi di fronte a questo fenomeno in modo inaspettato, lo denominò appunto X, perché sconosciuto fino ad allora.
La prima radiografia effettuata per un intervento chirurgico venne realizzata nel 1896, quindi dopo brevissimo tempo rispetto alla loro scoperta.
Fra i vari campi in cui si possono utilizzare le radiografie, oltre a quello medico e industriale, c’è anche quello artistico: mediante l’utilizzo dei raggi X si possono ottenere le immagini digitali dei dipinti.
Si deve alla studiosa Marie Curie l’istituzione dei primi servizi di radiologia mobili, introdotti alla fine dell’ottobre 1914 e utilizzati come mezzi diagnostici portatili durante la Prima Guerra Mondiale, per soccorrere i soldati feriti.
Gli scanner per le valigie in aeroporto funzionano a raggi X e colorano gli oggetti in modo differente in base al materiale di cui sono composti, riconoscendoli grazie alla densità.
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